Lavorare in un sistema in un'ottica win-win

"Ciò che dobbiamo davvero imparare è che dobbiamo tutti lavorare all'interno di un sistema.

Ecco perché dico che tutti, ogni persona, ogni team, ogni divisione, ogni reparto, ogni componente

non deve esistere per trarre un qualche vantaggio individuale o per competere con gli altri,

 

ma solo per contribuire all'intero sistema in un'ottica win-win"

Deming William Edwards (guru del Total Quality Management)

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L’impresa per potersi considerare un efficiente sistema deve avere un adeguato livello di coordinamento con cui si individuano i processi, i ruoli ed i compiti per i diversi addetti, a seconda delle peculiari potenzialità e caratteristiche. Si tratta, dunque, di predisporre uno “schema organizzativo” in cui si devono prevedere tutti i diversi processi che il sistema deve svolgere, la loro sequenza e la loro pertinenza.
Tale aspetto potrà essere schematizzato attraverso una matrice in cui vengono riportate le diverse componenti (o processi) e le relazioni tra esse attivabili. Si tratta di rispondere alle seguenti domande: Chi deve fare cosa? In che modo? Quando?
Le connessioni (o relazioni) presenti derivano, oltre che sulla scorta di una predisposizione delle componenti, anche dalla volontà di un soggetto che, comprendendo l’attitudine, si impegna a realizzare il progetto ed a perseguire determinate finalità. Naturalmente, non è sufficiente immaginare lo schema organizzativo, occorrerà anche governarlo e controllarlo. Per tali esigenze, i sistemi richiedono la presenza di un’entità interna con compiti di indirizzo, derivanti da una preventiva attività decisionale finalizzata a valutare le diverse opzioni che via via si presentano.

Vedi "L'atteggiamento mentale positivo", Julio Velasco.